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La passione dei kea per le pecore

La passione dei kea per le pecore

LA PASSIONE DEI KEA PER LE PECORE

In patria è noto anche come “lupo piumato”, e ha la fama di essere l’unico pappagallo carnivoro e predatore. Il kea (Nestor mirabilis) è uno degli uccelli più emblematici della Nuova Zelanda, e alla fine del XIX secolo divenne il principale indiziato per alcune “sospette predazioni” su diverse pecore.
Gli ovini venivano trovati morti, col posteriore consumato. In Nuova Zelanda non sono presenti predatori terrestri autoctoni: alcune ricerche e diverse testimonianze inchiodarono i kea, che vennero anche immortalati in una ripresa notturna nel 1992 nell’atto di “predare” una pecora.
Ma perchè i kea dovrebbero predare le pecore?
La risposta non è semplice e deve tenere conto di innumerevoli fattori.
I kea, in quanto pappagalli, non sono affatto carnivori abituali. O almeno, non dovrebbero esserlo. Tuttavia, vivendo anche ad altitudini notevoli i kea hanno bisogno di calorie per sopravvivere al clima rigido e hanno “imparato” a nutrirsi di insetti, piccoli invertebrari e carogne. Alcuni di essi devono probabilmente essersi nutriti di alcune carcasse di ovini, spinti dalla curiosità, e devono aver scoperto per puro caso che il posteriore delle pecore è ricco di grassi. Una preziosissima fonte trofica. A questo punto, questi individui hanno trasmesso l’informazione al loro gruppo (teoria confermata dal fatto che non tutti i kea, ma solo alcune popolazioni, si nutrono di carne di pecora), e queste popolazioni di pappagalli hanno iniziato a nutrirsi di pecore morte o moribonde. Probabilmente, i kea hanno cominciato anche a molestare pecore relativamente sane. Le pecore, per sfuggire alle incursioni dei kea, possono ricorrere solo alla fuga: alcune di esse sembrerebbero essere inavvertitamente precipitate per burroni e scarpate, morendo nell’impatto.
La verità, dunque, sta nel mezzo: i kea non predano deliberatamente le pecore ma puntano perlopiù a nutrirsi del grasso di esemplari morti o morenti.
Colpisce piuttosto l’incredibile capacità di adattamento dei kea: in Nuova Zelanda non esistevano pecore prima dell’arrivo dei coloni. Questi pappagalli hanno saputo approfittare di una nuova risorsa messa a disposizione dall’uomo e hanno imparato in fretta a trarne vantaggio. Purtroppo, nel passato recente i kea hanno pagato caro lo scotto, finendo per essere perseguitati e uccisi dagli allevatori. Tuttavia, adesso sono specie protetta, e sorprendono continuamente i turisti con la loro intelligenza.

 

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