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Quando gli animali aloctoni diventano un problema per l’ambiente

Quando gli animali aloctoni diventano un problema per l’ambiente

L’arrivo e l’insediamento di specie non autoctone nei nostri territori è un tema che oggi, più che mai, necessita di attenzione e di soluzioni equilibrate.

Da un lato, si tratta di animali affascinanti e intelligenti, capaci di adattarsi con sorprendente rapidità; dall’altro, il loro impatto sull’ecosistema e sulle attività agricole può essere devastante.

Il caso dei parrocchetti a Ruvo di Puglia e in altre aree della Puglia è emblematico: una specie introdotta accidentalmente o volontariamente dall’uomo, che in breve tempo ha trovato condizioni favorevoli per moltiplicarsi senza incontrare antagonisti naturali.
Questo equilibrio alterato rischia di compromettere non solo la biodiversità, ma anche la tenuta economica di colture preziose come melograni, ciliegie, mandorle e uva.

La sfida, dunque, è duplice:

  • da una parte tutelare le esigenze degli agricoltori e la salvaguardia degli ecosistemi locali,

  • dall’altra rispettare la vita degli animali coinvolti, cercando soluzioni scientifiche, etiche e sostenibili.


COMITATO EMERGENZA PARROCCHETTI A RUVO DI PUGLIA

📅 17 Settembre 2025
✍️ Paolo M. Pinto

Il fenomeno dei pappagalli parrocchetti è, secondo noi, da attenzionare immediatamente, perché ormai è già sfuggito dal controllo.

Negli ultimi due anni abbiamo inviato lettere, chiesto incontri ai vari livelli istituzionali e a molti Sindaci, scritto articoli e realizzato video con alcune TV.

Questi animali — belli, intelligenti e molto adattabili — stanno però distruggendo l’ecosistema, fauna e flora, poiché formano colonie numerose sugli alberi, danneggiandoli con i loro nidi pesanti.
Per nutrirsi arrivano a consumare intere produzioni di mandorle, uva, ciliegie, melograni, ortaggi e talvolta persino olive.

Si tratta di danni ingenti sia per l’ambiente (in assenza di antagonisti naturali) che per l’economia agricola.
Un tema delicato, perché coinvolge sia esseri viventi che la tutela dell’ecosistema, e che riguarda anche altre aree d’Italia e d’Europa.


Un problema concreto e urgente

Oggi siamo stati ricevuti dal Sindaco di Terlizzi, Michelangelo De Chirico, per discutere dell’attuazione di interventi per fronteggiare l’emergenza.

Dopo aver richiesto con urgenza all’Assessore regionale Donato Pentassuglia sopralluoghi immediati per salvare almeno i raccolti attuali — in particolare quelli di melograno, messi fortemente a rischio distruzione per circa l’80% della produzione — chiediamo anche al Sindaco di Terlizzi di intervenire nell’ambito delle proprie competenze.

Ringraziamo per la disponibilità il Sindaco De Chirico e l’Assessore Pentassuglia e restiamo in attesa che, ora che anche ISPRA si è espressa, venga affidato alla Università di Bari – Dipartimento Veterinario l’incarico per un piano di censimento e contenimento della specie.

Un piano che tenga conto del rispetto degli animali, valutando soluzioni come:

  • mangime sterilizzante,

  • disturbatori ambientali,

  • considerazione dei periodi di cova.


Verso un piano scientifico di contenimento

Abbiamo bisogno di un piano scientifico di intervento a breve e lungo termine, che solo uno studio dell’UniVET Bari può garantire.

L’obiettivo è evitare che l’esasperazione porti a soluzioni improvvisate e inaccettabili. Solo un approccio strutturato, scientifico e rispettoso può davvero tutelare ambiente, agricoltura e fauna.


✍️ Comitato Emergenza Parrocchetti – Ruvo di Puglia
📅 17 Settembre 2025
🧑‍💼 Paolo M. Pinto